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“QUARANTENA LIVE THE FILM” Giuseppe Aquino, realizza un opera unica al mondo, che lascia al cinema italiano tre record mondiali Il film è stato scritto girato e montato tra Marzo e Maggio 2020 prodotto SOLO E UNICAMENTE da Giuseppe Aquino e dalla sua caravanfilmsrome.it
Il 5 Maggio 2020 la sua unicità è stata registrata con un atto notarile dal Notaio Federico Magliulo in Via Quintino Sella, 8, 00187 Roma e protocollato a Roma.
Il 12 giugno 2020 il film sigilla la sua chiusura in quanto è stato spedito alla giuria per concorre alla selezione finale con protocollo Prot 1636/CIN numero 1735 Lungo ALLA 77 ° MOSTRA CINEMATOGRAFICA INTERNAZIONALE DI VENEZIA
Marzo 2020 Il regista dichiara: “Con questo film lasceremo ai posteri un pezzo di storia del nostro paese in un periodo unico e mai vissuto prima documentando la nostra verità fatta di paura e di speranza mentre lo vivevamo”
COMUNICATO STAMPA UFFICIALE GIUGNO/LUGLIO 2020
“QUARANTENA LIVE THE FILM”
Scritto e diretto da Giuseppe Aquino, prodotto da Caravan Films Rome,
il primo film al mondo girato in quarantena, con la regia e quasi tutte le maestranze del cinema classico interamente a distanza
L’Italia si aggiudica un primato mondiale. QUARANTENA LIVE – THE FILM è un vero e proprio film autorale, girato nel periodo di lockdown, rispettando a pieno le norme definite dal DPCM del 9 marzo 2020.
“Quarantena Live” nasce da un’idea del noto regista GiuseppeAquino
Autore e regista de “L’altra Infanzia” (Cannes 2018), film che ha ispirato, nel dicembre 2019, la legge “bonus latte” di 400 euro per le mamme in povertà.
QUARANTENA LIVE – THE FILM Con questa pellicola l’Italia da oggi si aggiudica tre primati mondiali, il primo film al mondo girato e finito in lockdown, ma anche il primo e unico “film-verità sulla pandemia” gli attori recitavano sulla loro vita nella paura e incertezze del Covid 19 durante il lockdown, (tutte storie vere con una trama fiction appena accennata che serviva per unire le storie ), non ultimo primato sancisce e sigilla un metodo di realizzazione cinematografica unico nel panorama mondiale per la prima volta nella storia del cinema, tutta la regia e la gestione delle scene avviene a distanza, tramite internet e corriere. Questo metodo, con i rispettivi primati, è stato registrato con un atto notarile il 5 maggio 2020 dal Notaio Federico Magliulio in Roma.
“Quarantena Live” non è solo un film sulla pandemia, ma un film interamente girato e finito in fase di lockdown durante la pandemia.
Per la prima volta nella storia del cinema mondiale, tutto avviene tramite videoconferenze, telefonate, sistemi wifi e una serie d’innovazioni tecniche per la produzione e post-produzione che il regista Giuseppe Aquino aveva studiato e sperimentato nei precedenti tre anni con il film “Un uomo buono viaggio di sola andata” (film in lavorazione, con molte scene in alcune isole dell’Oceano Pacifico poco raggiungibili dalla troupe, per le quali sono state quindi sperimentate nuove tecniche di ripresa).
Il tutto è stato applicato e reso esecutivo in QUARANTENA LIVE – THE FILM. Da remoto, ogni casa prescelta si è trasformata in un set supervisionato dal regista, studiato dallo scenografo, dal costumista, dallo sceneggiatore, dal dialogista, dal direttore della fotografia, dal consulente, dal truccatore, dal parrucchiere e dal fotografo di scena e trasferito agli assistenti che lo rendevano esecutivo con le video chiamate. Il tutto è stato organizzato dalla segreteria centrale delle Caravan Film
A questa peculiarità di rilievo, se ne aggiunge un’altra di pari importanza: mentre in Italia, tra marzo e maggio 2020, lavoravano solo le imprese di “prima necessità”, questo film sommando tutti i reparti dall’idea alla realizzazione e alla post-produzione ha dato lavoro artistico e tecnico tante persone. Per il progetto globale Sono state infatti coinvolte più di cento unità per i due cast (artistico e tecnico).
Giuseppe Aquino ha dichiarato che il film, oltre a tutte le caratteristiche del film d’autore, ha “il nobile scopo di essere legato anche a un’utilità culturale, ossia lasciare un documento reale, storico dal quale poter attingere nel futuro per studiare, e comprendere al meglio, le reazioni diverse delle persone, anche sul piano sociologico e antropologico”.
Il film QUARANTENA LIVE – THE FILM è stato spedito alla giuria per concorre alla 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Passaggio importante per sigillare la chiusura del film il avvenuta il 12 giugno (data ultima di consegna film alla Biennale), un sigillo utile per i suddetti record mondiali. Il film non è rientrato nella rosa dei finalisti ma il regista ha ricevuto una lettera (inaspettata) in quanto non è da regolamento, qualche giorno prima della conferenza ufficiale del 28 luglio arrivi una lettera di merito e congratulazioni da parte del direttore Alberto Barbera, dove si evince che hanno cercato fino alla fine a trovare una collocazione all’interno del loro programma.
SINOSSI
Siamo nella primavera del 2020. Il Coronavirus attanaglia il mondo. L’Italia è colpita in maniera particolarmente forte ed entra, con il decreto del governo DPCM nel giorno 9 marzo, in lockdown. Si esce di casa solo per necessità e con l’autocertificazione. Passare da una regione all’altra, ad esclusione dei casi di necessità e lavoro, diventa un reato penale.
La pellicola, che può definirsi “film corale”, è un insieme di storie girate tra marzo e maggio, legate tra loro da una trama: un matrimonio avvenuto nei primi giorni di marzo e la successiva interruzione del viaggio di nozze a causa del lockdown. Questa storia attrae l’interesse dei media e una giornalista diffonde la notizia “Amore in Tempo di Pandemia”. Le persone e le famiglie all’interno del film sono per lo più amici e parenti della coppia, che recitano le loro storie personali, in Italia e nel mondo. Inevitabilmente, la quarantena e il Covid-19 diventano protagonisti e coprotagonista della pellicola. Durante il film, si comprende che, di fronte al dramma, non esistono ricchezza e povertà, né differenze sociali. Tutti sono colpiti. Nessuno è indenne: bisogna rimanere dentro casa e arrangiarsi. La sensazione immediata è che si è soli e impauriti. Chi va a fare la spesa si sente l’eroe del suo nucleo. La voce continua dei media diffonde notizie sempre più tragiche di giorno in giorno. Dall’avvocato al medico, dalla coppia di sposi all’infermiera, dalla studentessa all’operaio, tutti affrontano un periodo altamente incerto. Ma, tra distanziamento sociale ed ore passate al telefono, in ospedale, in famiglia, in isolamento, ciò che traspare è la voglia di sostenersi a vicenda, di tenere salda la speranza, la fede e l’amore. È infatti una storia che inizia con una gioia e finisce con una speranza.
NOTE DI REGIA
Quando tre anni fa ho incominciato a lavorare alla realizzazione del film sulla vita di San Pietro Chanel, santo missionario che ha attraversato tutto il mondo, per me e la produzione era impossibile raggiungere con la troupe alcune isole dell’Oceano Pacifico non collegate. Questo problema mi ha fatto studiare un piano per girare molte scene del film a distanza con sistemi innovativi di regia coadiuvati da wifi e da collaborazioni sul posto. Mai avrei immaginato di dover mettere a frutto questa progettazione dei precedenti tre anni nel mio paese d’origine, a causa di un giusto decreto che mi bloccava dentro casa.
L’arrivo della quarantena in Italia mi ha spinto a mettere velocemente in pratica le teorie sviluppate, scrivendo la sceneggiatura in tre giorni e girando già, sui primi set, dalla settimana successiva.
Desideravo fortemente catturare la verità di questo momento unico e storico e farlo nel momento in cui stesse accadendo. L’ispirazione per me è stata quella di creare un film che sarebbe stato non solo una testimonianza culturale ma un documento antropologico per il futuro. Tutti abbiamo visto immagini, attraverso i media, di città deserte senza più la presenza, il palpito, il fremito dell’uomo; desideravo impegnarmi tramite il film a riporre nuovamente al centro della vita la persona.
Desideravo raccontare la bellezza della solidarietà e della fede che, in mezzo al dramma, sbocciava tra la gente. Volevo dare testimonianza, con l’importanza che meritava, all’impegno straordinario dei medici, mostrando come spesso hanno sofferto in prima persona le conseguenze del virus. Ma, più di tutto, volevo dare un messaggio di speranza. La pandemia ci ha portato all’isolamento, ma dentro quest’isolamento abbiamo trovato la nostra umanità.
Giuseppe Aquino
CONTESTO PRODUTTIVO DELL’OPERA
L’unicità di questa pellicola è stata dichiarata e registrata con un atto notarile protocollato a Roma il 5 maggio 2020 dal notaio Federico Magliulo. Il film sancisce molti primati mondiali, in quanto per la prima volta nella storia del cinema è stata realizzata non solo una regia cinematografica a distanza per tutta la durata del film, ma sempre da remoto si è svolto anche l’operato di quasi tutte le maestranze del cinema classico, compreso i casting. Nella parte finale, la gestione dei set è stata realizzata da tutta la troupe a distanza, tramite videoconferenze, telefonate, sistemi wifi e una serie di innovazioni tecniche. L’allestimento e la realizzazione manuale dei set sono avvenuti per mano degli attori protagonisti e dei loro familiari con la direzione della troupe. Le scene stesse sono state riprese con i mezzi tecnologici che gli attori avevano a disposizione, tra cui telefonini e telecamere semi professionali e professionali.
Il regista è sempre stato presente in modo virtuale su tutti i set, per tutto il tempo del girato, esercitando il suo lavoro come se fosse dal vivo. Ai suddetti primati si aggiunge anche, fino a prova contraria, che questo è l’unico film non documentaristico sul tema del lockdown, girato totalmente nel periodo della quarantena.
CAST ARTISTICO E PARTECIPANTI
Il regista desiderava dare un omaggio ai medici che sono stati i protagonisti di tutto questo dramma, sacrificandosi anche con la loro vita e con gesta eroiche per aiutare il prossimo. Per questo motivo, la figura di un medico all’interno del film era molto importante. Tra i tanti medici che si sono resi disponibili nella funzione del loro esercizio, il regista ha chiesto al professor Giuseppe De Donno di essere ripreso a distanza (con tecniche di cinema verità) nella parte di sè stesso durante qualche ora del suo lavoro in ospedale, in terapia e in ufficio.
In questa figura, il regista e tutta la produzione hanno visto, oltre che un grandissimo professionista, un uomo leale, impegnato e pieno di fede, con degli incredibili successi del suo grande operato, evidentissimi dato l’alto numero di persone salvate. Il regista è onorato di averlo nel film quanto, allo stesso modo, lo staff è onorato di avere il nome scritto di fianco al suo.
Scheda Tecnica
- Regia, soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Aquino.
- Genere: Drammatico, realistico.
- Prioritario previsto: Distribuzione Cinema/TV.
- Formato: HD CINEMA 2k.
- Durata 124 minuti
Giuseppe Aquino regista
www.caravanfilmsrome.it
G.A. CARAVAN FILMS ROME
Città e Regioni coinvolte:
Roma, Lazio,
Napoli, Benevento, Morcone, Campania,
Rovereto Trentino,
Mantova, Lombardia,
Singapore
Adelaide Australia,
New York
L A STORIA DEL F I LM MARZO 2020 DIARIO DI BORDO TIME LINE
REC FILM IN CORSO MARZO APRILE 2020
IL FILM: QUARANTENA LIVE TIME LINE
Un idea del regista Giuseppe Aquino, avuta i primi di Marzo, mentre organizzava uno speciale TV sulla Pandemia che sta attanagliando il mondo.
Nel bel mezzo dell’organizzazione di uno speciale TV il regista ha avuto ‘l’dea di realizzare un film, ha poi dichiarato che, secondo lui una vera testimonianza realizzata seguendo i criteri di un film sarebbe stata più utile dello specialeTV che stava organizzando che non sarebbe stato diverso dagli altri.
MARZO 2020 QUARANTENA LIVE – THE FILM è un vero e proprio film con una trama e una regia, per la prima volta nel mondo una vera regia cinematografica che verrà fatta a distanza per tutto il film.
Nulla a che vedere con i documentari annunciati di Salvatores e Muccino
IL FILM
L’obbiettivo è quello di raccontare una storia semplice, di una coppia che si è sposata facendo la festa il giorno prima del decreto che poi si è rilevato un momento epocale per l’umanità. Marzo Aprile 2020
Un film reale, stiamo raccontando queste storie e i suoi intrecci dinamici, durante la quarantena. Gli attori di questo film sono quasi tutti professionisti ma l’idea del regista è di coinvolgere anche persone non del mestiere per accentuare la verità del momento. Le scene recitate sono reali e la sceneggiatura è in divenire scritta giorno per giorno dal regista e la sua squadra, scrivendo quotidianamente sul vissuto dei partecipanti
MARZO 2020 Il regista: “E’ una sfida grossa ma confido nella mia esperienza trentennale da regista e sceneggiatore. Sarà un grande lavoro di gruppo e sono molto agevolato dal fatto che da anni ho una squadra internazionale, tra cui un assistente cinese. L’obbiettivo è di raccontare una storia comune con i suoi intrighi, in un momento epocale come momento unico nella storia moderna nel momento stesso stia accadendo”.
Girare questo film non dopo la fine del “Lockdown”( come sono certo faranno tantissimi colleghi) ma durante, mentre è in atto, e farlo davvero senza manipolazioni!
Il film è un film verità e sarà anche un documento per il futuro. Tutto viene fatto a distanza e ogni casa scelta si trasforma in set supervisionato dal regista da uno scenografo, dalla consulenza di una costumista, dallo sceneggiatore, dal direttore della fotografia, da un consulente, del trucco, e dal parrucchiere e“Credo anzi sono certo, che sia una forma d’arte mai sperimentata nel cinema!”
Giuseppe Aquino Marzo 2020
La trama:
Una coppia che convive da tempo,.. nel 2019 matura l’idea di sposarsi a Marzo del 2020 nell’anniversario del loro primo bacio!
Questa bellissima festa si e’ fatta qualche giorno prima del decreto tutti a casa.
Le persone protagoniste del film nel film sono amici e parenti di questa coppia.
La vicinanza di pensiero a questa coppia da parte di amici e parenti sarà il filo conduttore., del film con tante storie e intrecci di vita quotidiana in questo periodo. Queste persone nel periodo della quarantena (in atto) fanno cadere l’attenzione su di loro (la coppia di sposi) perché la loro storia rappresenta il contrasto di una cosa bella il “matrimonio” d’amore ma in un momento tragico, unico, surreale, e triste. Le scene del film si susseguono nelle varie case vissute da famiglie, uomini e donne sole, anziani, studenti stranieri, collegati tutti alla narrativa del film mentre vivono il quotidiano normale della loro quarantena. La trama si svolge avvincente sempre tra il quotidiano, le riflessioni del momento e la speranza.
Il film si muove di fatto su questo contrasto l’amore e la paura la tristezza e la speranza e poi molto sulla fede.
Di questo contrasto umano si interessa una giornalista di Benevento che lavora in TV che propone di continuo al suo capo di farle fare uno speciale su questo periodo, uno speciale a puntate, diverso da tutti quelli che che trasmetto in TV tutti i giorni. La sua idea e’ quella di intervistare le neo mamme, i neo sposi, le persone che sono riuscite a guarire dopo un operazione, quelli che hanno vinto gare sportive, quelle che hanno trovato l’amore in questi giorni di quarantena. La giornalista e’ convinta che un focus antropologico sul vissuto reale di questi giorni, può fare la differenza e più ascolti. In questo modo le i è convinta che offre al pubblico una “distrazione culturale” ma nello stesso tempo rimanere sul pezzo del “momento epocale”. Per lei questa idea e’ il massimo da giornalista impegnata qual’e’.
Con molti sforzi riesce a realizzare la puntata zero e in questa puntata intervista anche questa coppia di sposi.
E su questo che il film si sviluppa il contrasto della gioia e tristezza, del dramma e della speranza.
Il film sfiora periodicamente con “l’importanza che merita” l’impegno straordinario dei medici, per questo motivo, la figura di un medico all’interno del film era molto importante. Tra i tanti medici che si sono resi disponibili nella funzione del loro esercizio, il regista ha chiesto ad uno in particolare di interpretare se stesso nella normale attività in ospedale, mantenendo sempre la tecnica della distanza; dall’organizzazione alle riprese e la regia. La pellicola omaggia le vittime, la politica italiana, la sanità, l’esercito, i ricercatori tutti quelli in prima linea, la Cina, l’Europa, gli Stati Uniti, le scelte politiche, le medicine, le cure, i vaccini ma non diventano mai protagoniste della storia.
Il film inizia con una gioia e finisce con una speranza.
Il Film ha una durata di tre ore. Ad oggi, 30 marzo, e’ nella fase finale e manca circa un’ora di filmato per chiuderlo.
BACKSTAGE TRAILER 15 MARZO 2020
News 9 Aprile 2020
News 11 aprile 2020
17 APRILE 2020
25 APRILE 2020
News 5 Maggio 2020
L’unicità di questa pellicola è stata dichiarata e registrata con un atto notarile protocollato a Roma il 5 maggio 2020 dal notaio Federico Magliulo. Il film sancisce molti primati mondiali, in quanto per la prima volta nella storia del cinema è stata realizzata non solo una regia cinematografica a distanza per tutta la durata del film, ma sempre da remoto si è svolto anche l’operato di tutte le maestranze del cinema classico, compreso i casting. Il regista è sempre stato presente in modo virtuale su tutti i set, per tutto il tempo del girato, esercitando il suo lavoro come se fosse dal vivo. Ai suddetti primati si aggiunge anche, fino a prova contraria, che questo è l’unico film non documentaristico sul tema del lockdown, girato totalmente nel periodo della quarantena. Atto notificato e registrato a Roma. il notaio Federico Magliulo ha voluto donare al regista Giuseppe Aquino il valore dell’atto, dichiarando che lo faceva con gioia, per il grande valore che L’Italia e il cinema stesso stavano ricevendo da questo film.
NEWS 18 GIUGNO 2020
NEWS 21 GIUGNO 2020
PER LA STAMPA 07 Luglio 2020 COMUNICATO ANSA
8 LUGLIO 2020
13 LUGLIO 2020
21 LUGLIO
FESTIVAL DI VENEZIA
CAST ARTISTICO
Alice Maia Rossi, Annamaria Mastrantuono, Gavin Robins, Lucia Mastrantone, Francesco Robins, Valentino Robins, Barnaba Bonafaccia, Camilla Jeane, Sandra Mastrantuono NY, Daniela Vicale, Emanuele Panaroni, Emilia Tafaro, Eugenio Causarano, Fabio Aprea, Fabio Massimo Aureli, Federica Di Ruocco, Francesco De Simone, Gian Nicola De Simone, Gretel Giordano, Guido Iandelli, He Dan , Liu Hui, Luca Avallone, Luca Paniconi, Luigi Trigili, Marco Rossi, Maresa Calzone, Marina Suma, Marusca De Simone, Nancy Ruggeri, Nazzareno Orlando, Nicoletta Cantusci, Rosario Mastrantuono, Serena Mazzone, Vladi Tridaballi, Stefania Malfi, Vincenzo Vicale, Viviana Renzi (per approfondimento)
REPARTO TECNICO
Un film scritto e diretto da Giuseppe Aquino
Sceneggiatura e Regia Giuseppe Aquino,
Colonna Sonora originale Filippo Lui Brani non inediti Alessandro Marangio Musiche trailer Vanni Miele Scenografia G.Aquino Segreteria Claudia Cecchini. Produttore Caravan Films Rome Produttore Esecutivo Giuseppe Aquino, Fotografia Direttore delle fotografia Lorenzo Bellariva– Claudia Cecchini, fotografo di Scena, backstage, consulenza costumi e trucco Montaggio Gian Marco Leonardino, Lorenzo Bellariva, Giuseppe Aquino Video – Audio – Color – Gianmarco Leonardino Operatore video Guido Ansaldi, Erminia Anzalone, Paola Balzanelli Assistente di produzione per la Caravan Films Rome, Alberto Rizzo Writer a supporto Maurizio De Franchis, Barbara Cecchini, Alberto Rizzo, Simone Caratelli Pubbliche relazioni internazionale Annamaria Mastrantuono. PR nazionali del tutto pro-bono e amichevole Daniela Sanguanini-Redazione Lab tv canale 84 DTT
Promozione & ufficio stampa Responsabile Ada Fichera Scientifico Responsabile Tatiana Kirova Consulenza Legale Avv. Gian Nicola De Simone, Avv. Fabio Massimo Aureli, Avv. Gianlivio Fasciano Traduttori Liu Hui Distribuzione caravanfilmsrome.it
In collaborazione con la squadra caravan
FOTO DI SCENA DISPONIBILI CLICCARE SULLE FOTO
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ARTICOLI E INTERVISTE REALIZZATE
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(ANSA) – NAPOLI, 07 LUG –
Cinema: Quarantena Live , un ‘film verità’ sulla pandemia
Progetto innovativo di Giuseppe Aquino girato ‘da remoto’
Si chiama Quarantena Live il ‘film-verità’ sulla pandemia’ che incrocia la fiction firmato da Giuseppe Aquino e girato interamente in fase di lockdown durante l’emergenza Covid 19 grazie un format tecnico innovativo per la produzione e post-produzione.
Ogni casa prescelta si è trasformata in un set gestito a distanza e supervisionato dal regista e dal suo staff, con il coinvolgimento di più di cento unità per i due cast, artistico e tecnico Le scene del progetto che si definisce ” il primo film al mondo realizzato con regia totalmente a distanza”, sono state riprese con i mezzi che gli attori avevano a disposizione, tra cui telefonini e telecamere. Tra i protagonisti di ‘ Quarantena live. The film’ anche un medico al lavoro, Giuseppe De Donno. La produzione è di Caravans Film Roma . “Il film nasce per lasciare un documento reale, storico, dal quale poter attingere nel futuro per studiare, e comprendere al meglio, le reazioni diverse delle persone, anche sul piano sociologico e antropologico” spiega il regista. Le storie vere sono legate da una trama che parte da un matrimonio celebrato nei primi giorni di marzo e un viaggio di nozze interrotto. Amici e parenti della coppia reciteranno così le loro storie personali, in Italia e non solo. Dall’avvocato al medico, dalla coppia di sposi all’infermiera, dalla studentessa all’operaio, tutti affrontano un incerto periodo mentre la voce continua dei media diffonde notizie tragiche. Ma, tra distanziamento sociale ed ore passate al telefono, in ospedale, in famiglia, in isolamento, traspare la voglia di sostenersi. ”L’arrivo della quarantena in Italia mi ha spinto a mettere velocemente in pratica le teorie che già da me sviluppate- racconta Aquino – Desideravo catturare la verità e farlo nel momento in cui le cose accadevano. Ora attendiamo il responso dei selezionatori della Mostra del Cinema di Venezia. La destinazione televisiva sarebbe ideale, vorremmo che il film, che dura tre ore, fosse visto anche nelle scuole e università”. (ANSA).
Il cinema ai tempi della pandemia permette all’Italia di aggiudicarsi un prestigioso primato mondiale: “Quarantena live – The film” è un vero e proprio film girato nel periodo di lockdown, rispettando a pieno le norme definite del decreto ministeriale emanato dal premier Conte il 9 marzo 2020.
“Quarantena Live” nasce da un’idea del regista Giuseppe Aquino, di origini napoletane, ma che vive tra Roma e Londra, (https://www.caravanfilmsrome.it/giuseppe-aquino), autore e regista de “L’altra Infanzia” (Cannes 2018), film che ha ispirato, nel dicembre 2019, la legge “bonus latte” di 400 euro per le mamme in povertà. “Quarantena live” è attualmente in selezione alla 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Con questa pellicola l’Italia da oggi non solo si aggiudica il primato di primo “film-verità sulla pandemia” (tutte storie vere con una trama che incrocia la fiction), ma sancisce un metodo di realizzazione cinematografica unica nel panorama mondiale.
“Quarantena Live” non è solo un film sulla pandemia, ma un film interamente girato in fase di lockdown durante la pandemia. Per la prima volta nella storia del cinema mondiale, tutto avviene tramite videoconferenze, telefonate, sistemi wifi e una serie d’innovazioni tecniche per la produzione e post-produzione che il regista aveva studiato e sperimentato nei precedenti tre anni con il film “Un uomo buono viaggio di sola andata” (film in lavorazione, con molte scene in alcune isole dell’Oceano Pacifico poco raggiungibili dalla troupe, per le quali sono state quindi sperimentate nuove tecniche di ripresa). Da remoto, ogni casa prescelta si è trasformata in un set supervisionato dal regista, dallo scenografo, dal costumista, dallo sceneggiatore, dal dialoghista, dal direttore della fotografia, dal consulente, dal truccatore, dal parrucchiere e dal fotografo di scena. Il tutto è stato organizzato dai produttori esecutivi e dalla segreteria centrale. A questa peculiarità di rilievo, se ne aggiunge un’altra di pari importanza: mentre in Italia, tra marzo e maggio 2020, lavoravano solo le imprese di “prima necessità”, questo film ha dato lavoro a centinaia di persone. Sono state infatti coinvolte più di cento unità per i due cast (artistico e tecnico). Giuseppe Aquino ha dichiarato che il film, oltre a tutte le caratteristiche del film d’autore, ha “il nobile scopo di essere legato anche a un’utilità culturale, ossia lasciare un documento reale, storico dal quale poter attingere nel futuro per studiare, e comprendere al meglio, le reazioni diverse delle persone, anche sul piano sociologico e antropologico”. SINOSSI Siamo nella primavera del 2020. Il Coronavirus attanaglia il mondo. L’Italia è colpita in maniera particolarmente forte ed entra, con il decreto del governo DPCM nel giorno 9 marzo, in lockdown. Si esce di casa solo per necessità e con l’autocertificazione. Passare da una regione all’altra, ad esclusione dei casi di necessità e lavoro, diventa un reato penale.
La pellicola, che può definirsi “film corale”, è un insieme di storie girate tra marzo e maggio, legate tra loro da una trama: un matrimonio avvenuto nei primi giorni di marzo e la successiva interruzione del viaggio di nozze a causa del lockdown. Questa storia attrae l’interesse dei media e una giornalista diffonde la notizia “Amore in Tempo di Pandemia”. Le persone e le famiglie all’interno del film sono per lo più amici e parenti della coppia, che recitano le loro storie personali, in Italia e nel mondo. Inevitabilmente, la quarantena e il Covid-19 diventano protagonisti e coprotagonisti della pellicola. Durante il film, si comprende che, di fronte al dramma, non esistono ricchezza e povertà, né differenze sociali. Tutti sono colpiti. Nessuno è indenne: bisogna rimanere dentro casa e arrangiarsi. La sensazione immediata è che si è soli e impauriti. Chi va a fare la spesa si sente l’eroe del suo nucleo. La voce continua dei media diffonde notizie sempre più tragiche di giorno in giorno. Dall’avvocato al medico, dalla coppia di sposi all’infermiera, dalla studentessa all’operaio, tutti affrontano un periodo altamente incerto. Ma, tra distanziamento sociale ed ore passate al telefono, in ospedale, in famiglia, in isolamento, ciò che traspare è la voglia di sostenersi a vicenda, di tenere salda la speranza, la fede e l’amore. È infatti una storia che inizia con una gioia e finisce con una speranza.
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Leggi l’intervista sul sito dell’UNIVERSITA’ STATALE DI BENEVENTO